“Pentameron” a scuola di argomentazione: le 5 giornate della classe 3 TrED
Gli studenti del TrED coinvolti nella Learning week con le Prof.sse Falasconi e Viteritti
Dal 17 al 22 marzo gli studenti della classe 3 TrED, l’indirizzo sperimentale quadriennale per la transizione ecologica e digitale, ha visto impegnati gli studenti in una costruttiva settimana organizzata per temi di scottante attualità, officina per lo sviluppo del pensiero critico-argomentativo: una Learning week dedicata interamente all’ARGOMENTAZIONE.
Secondo la più illustre tradizione letteraria ogni giornata è stata strutturata per macro-temi: pena di morte, dibattito scienza e fede, verità morale e verità processuale, il lungo cammino per la conquista dei diritti delle donne e,per finire,le nuove frontiere della bioetica.
Ogni focus ha visto impegnati insegnanti, esperti e alunni che, nella veste di novellatori, hanno affrontato da varie angolazioni le tematiche proposte, attraverso materiale strutturato, round table, debate, giochi di ruolo, visioni di film, produzione di output a piccoli gruppi e a coppie, volti a sviluppare competenze argomentative, critiche e a potenziare un pensiero divergente, creativo, fluido, originale e flessibile.
La settimana si è aperta con uno dei temi ancor oggi più controversi: la pena di morte, già ampiamente dibattuto fin dal 1764 con la pubblicazione del saggio “Dei delitti e delle pene” di Cesare Beccaria.
In particolare la giornata di martedì ha permesso ai ragazzi di assistere ad un dibattito riguardante il problematico rapporto scienza e fede e tematiche quali finalismo e determinismo.
Sono intervenuti il Prof. Claudio Casali, il Prof Maltoni Massimo, rispettivamente ex docente di scienze ed ex docente di filosofia del Paulucci di Calboli e il Prof. Don Germano Pagliarani, uomo di Chiesa. Le tre voci si sono alternate in un’armonica melodia di pensiero seguendo le note dei temi trattati nel corso della conferenza, tenendo viva l’attenzione degli alunni che hanno manifestato capacità di cogliere gli spunti di riflessione declinandoli in podcast vivi e originali.
La giornata di mercoledì, in particolare, ha segnato la sensibilità e smosso le coscienze dei nostri debaters. Accompagnati dalle Professoresse Falasconi Sandra e Viteritti Antonella gli alunni hanno vissuto un’esperienza toccante facendo visita a Bologna al Museo della strage di Ustica e al binario 1 della stazione del capoluogo emiliano in ricordo della strage. Due date tanto ravvicinate 27 giugno 1980 e 2 agosto 1980 che hanno segnato il destino della nostra nazione e annullato le speranze di tanti cittadini. Il fil rouge che ha caratterizzato gli interventi della guida al museo di Ustica e degli esperti e testimoni della strage di Bologna, il prof Luca Palestini e il signor Gianni Zini, testimone della strage del 2 agosto assieme a suo figlio Yuri, allora appena bambino, è stato il potere della parola alla scoperta di tante e contraddittorie verità per giungere alla consapevolezza di SCOMODE VERITA’.
Museo della strage di Ustica
Per la giornata del giovedì il tema scelto ha visto impegnati i docenti in una lunga lezione dialogata a più voci sui temi dell’emancipazione femminile, della lunga lotta per i diritti civili e politici delle donne, delle battaglie per approdare ad una riforma del diritto di famiglia in Italia e del prezioso lavoro delle nostre Madri Costituenti.
E come poteva mancare il focus sui temi e sulle nuove frontiere della bioetica? Ed è proprio nella giornata conclusiva di venerdì che i 22 attori hanno affrontato temi quali clonazione, fine vita, accanimento terapeutico, costruendo un padlet di classe a testimonianza della raccolta, organizzazione e condivisione del loro pensiero.
La Dirigente Dott.ssa Susi Olivetti che ha seguito le fasi di progettazione del percorso ha sottolineato la grande valenza educativa e formativa del progetto, frutto di un lavoro di squadra volto a creare una sinergia professionale fra il corpo docente teso alla valorizzazione delle competenze critiche e personali degli alunni.
Insomma si può concludere sottolineando che la parola e il pensiero critico salvano: SEMPRE!